"Siamo qui per riprendere il nostro cammino" - ha commentato il vice presidente Enzo Sapia in conferenza stampa - "quei 20 giorni di stop non sono stati dei giorni di vacanza ma la società è stata impegnata nell'iscrizione. L'iscrizione non è una cosa scontata, il lavoro fatto da tutta l'amministrazione del Taranto Calcio è stato un lavoro difficile, quasi come partecipare ad un bando pubblico complicato".

Con l'avvocato si affronta soprattutto il tema stadio. "Voglio fare una richiesta a voi giornalisti" - esordisce Sapia - "cioè quella di essere quotidianamente sul pezzo sulla vicenda stadio. La vicenda Iacovone non deve venir fuori nel momento in cui qualche politico o addetto ai lavori la tira fuori ma dovreste rilanciarla ogni giorno per avere risposte certe e concrete. Noi di risposte non siamo in grado di darvele, perché non dipende da noi. Noi siamo spettatori, spesso non invitati ai tavoli tecnici, e non possiamo che essere portatori di quello che altri ci dicono".

"La verità premia sempre e voglio dirla anche io" - ha aggiunto - "il presidente Giove ci ha sempre riferito di un incontro con il Ministro Abodi avvenuto alla Subfor, in cui aveva dichiarato che il Taranto giocherà allo Iacovone con il pubblico. Con onestà, però, dico che il giocherete con 10.000 spettatori io non l'ho sentito ma nel momento in cui un Ministro ti dice una cosa del genere, non credo che si parlasse di una capienza di 1.000 o 2.000 spettatori. Altrimenti, si creerebbe anche un problema di ordine pubblico al botteghino. Inoltre, quando ci siamo iscritti abbiamo presentato un documento che ci ha fornito il Comune dove si parla di 10.990 spettatori e credo che l'Amministrazione lo abbia prodotto anche in riferimento a ciò che ha affermato il Ministro".

"Oggi apprendo che il Ministro ha parlato di auspicio" - commenta sempre Sapia - "sapete cos'è l'ornitomanzia? Era un'arte antica per interpretare il futuro attraverso il volo degli uccelli. Se ad oggi siamo a questo, onestamente sono preoccupato. Noi abbiamo bisogno di certezze. Lo stato attuale è questo: ci dicono che giocheremo allo Iacovone anche se il Commissario ha messo per iscritto che non giocheremo. Al momento abbiamo un documento da parte del Comune che però non ci firma la convenzione perché aspetta indicazioni dal Commissario che a sua volta aspetta gli auspici del Ministro. Da tutto questo e dalle risposte dei tecnici, però, dipende la progettualità del Taranto e il lavoro di Capuano. In quella sede fu interpellato anche l'AD di Sport e Salute che garantì che entro il 31 Maggio sarebbe stato presentato il progetto che prevedeva anche nel suo studio la possibilità di far giocare il Taranto nel mentre dei lavori in corso. Il budget fu addirittura aumentato proprio per permettere al Taranto di giocare durante l'esecuzione dei lavori. Il progetto è stato presentato con un mese di ritardo e non è ancora il progetto esecutivo. Noi non siamo stati mai invitati agli ultimi tavoli tecnici, al momento questo è lo stato dell'arte e in questa fase siamo in standby. Abbiamo segnalato tutte le emergenze possibili per tempo. Siamo a quaranta giorni dalla prima gara ufficiale ma non conosciamo bene ancora la questione".

Sapia parla anche dei 4 punti di penalizzazione avuti nella scorsa stagione, "sono convinto di aver subito un ingiustizia. C'è stato un ritardo, non un omesso pagamento, in passato sanzionato in maniera nettamente diversa, non con i 4 punti. Su una stagione perfetta, un errore su 100 cose fatte ci può anche stare. Parlo di ingiustizia processuale perchè quella norma quando è arrivata la nostra questione dinanzi al giudice federale è stata interpretata in maniera diversa rispetto alla giurisprudenza maggioritaria che addirittura o non sanzionava o sanzionava solo con 1 punto".