
foto Roberto Orlando
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Redazione MRB.it |
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Nella mattinata di sabato, il club rossoblù ha diramato un comunicato sul nodo stadio.
IL COMUNICATO DEL TARANTO FC - Abbiamo sempre dimostrato quanto fosse determinante, per la nostra
Società, poter giocare le partite casalinghe del prossimo campionato
presso lo stadio lacovone. Il nostro stadio. Per mille ed un motivo, uno
in particolare, nel rispetto della nostra tifoseria.
Temendo difficoltà di ordine logistico, derivanti dalle esternazioni
più o meno palesi espresse dalla organizzazione dei Giochi del
Mediterraneo, da mesi ci siamo adoperati per ottenere rassicurazioni in
tal senso.
Dopo le ottime prestazioni dello scorso campionato, continuare a
giocare nel nostro stadio rappresentava già un buon punto di partenza
agli occhi della nostra cittadinanza e tifoseria. In data 27 marzo u.s. inviammo un nota a mezzo pec al nostro Sindaco
Rinaldo Melucci e per conoscenza al Commissario Straordinario dei Giochi
del Mediterraneo, sollecitando una conferma sulla piena disponibilità
dell'impianto sportivo.
Dalla Pubblica Amministrazione, come tutti ben ricordano, non c'è
stata mai nessuna risposta, mentre il Dottor Massimo Ferrarese,
Commissario dei Giochi, con una nota ufficiale, precisava: “Tale ipotesi
appare di difficile realizzazione in considerazione dei tempi necessari
all'espletamento di tutta la procedura di affidamento della
progettazione esecutiva ed esecuzione delle opere.” Il dottor Ferrarese
in questo senso è stato sempre molto esplicito e sincero. Lo lacovone
non sarà disponibile.
In fase di iscrizione, ci è pervenuta dagli uffici della Pubblica
Amministrazione Comunale la certificazione di idoneità dello stadio
lacovone per la disputa delle partite del prossimo campionato, con una
capienza di 10.989 spettatori, identica alla stagione appena conclusa.
Certificazione da noi trasmessa nel rispetto dei regolamenti ai
competenti organi della Federcalcio. Il Taranto F.C. 1927 S.r.l. si è regolarmente iscritto al prossimo
campionato di Serie C ed è in possesso di tutti i requisiti
infrastrutturali, richiesti dalle norme della Federcalcio e della
Covsoc.
Il ministro dello Sport Andrea Abodi ed il CEO di Sport & Salute
Dr. Nevio Nepi nel corso di un tavolo di concertazione tenutosi presso
la Subfor di Taranto confermavano, dinanzi al Commissario Straordinario
Dr. Massimo Ferrarese, al Vice Sindaco di Taranto Gianni Azzaro ed
all'Avv. Enzo Sapia del Taranto F.C. 1927, che la nostra squadra
avrebbe, tranquillamente, giocato le gare casalinghe del prossimo
campionato presso lo Stadio E. lacovone, in presenza del proprio
pubblico.
Una volta inoltrata richiesta di sottoscrizione della concessione
d'uso dello Iacovone al Comune di Taranto, sono sorte le difficoltà. Gli
uffici comunali non hanno mai risposto alle nostre richieste del
30.05.24 – 6.06.24 – 12.06.24 – 24.06.24 – 2.07.24, inviate a mezzo pec.
È evidente la difficoltà dell'Amministrazione Comunale a poter
rilasciare la convenzione in oggetto, probabilmente perché attende
l'autorizzazione dal Commissario dei Giochi del Mediterraneo.
Alla luce di questi avvenimenti, il Taranto F.C. 1927, con
grandissimo dispiacere e contro le sue aspettative e volontà, una volta
completato il ritiro precampionato di Viggiano, in programma dal 18
luglio al 2 agosto, provvederà a trasferire definitivamente il proprio
staff ed i propri calciatori in una sede alternativa che il club sta
predisponendo per la prossima stagione sportiva che è alle porte. Sarà nostra premura comunicare alla tifoseria quanto prima dove andremo a disputare le nostre gare e ad allenarci.
Ci adopereremo nei prossimi giorni ad effettuare e completare le
procedure per il trasferimento, come imposto dalle norme federali. Il
Taranto Calcio esprime grande delusione ed è davvero sconfortato da
queste grandissime difficoltà che condizioneranno inevitabilmente i
nostri sostenitori nei prossimi due campionati. È necessario che tutta
la tifoseria rossoblu rimanga vicina al club con grande forza e tenacia,
per superare questi due anni di esilio forzato per far spazio ai Giochi
del Mediterraneo. Un esilio davvero assurdo mai preventivato da questa
società.