TARANTO FC

Aps Taras 706 a.C.: ''Mo avast: liberiamo il Taranto''

Comunicato del supporters' trust

foto Luca Barone

   Redazione MRB.it

02 Agosto 2024 - 19:00

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo i fatti delle ultime ore legati al Taranto Fc, nella serata di venerdì, l'Aps Taras 706 a.C. ha diramato un comunicato che pubblichiamo integralmente.

IL COMUNICATO DELL'APS TARAS 706 a.C.È l'ennesimo squallido teatrino quello a cui siamo costretti ad assistere in queste ore convulse. A pochi giorni da una conferenza programmatica svolta in pompa magna, peraltro al di fuori dei confini della provincia, è bastata la notizia dell'indisponibilità dello Iacovone a partire dal 30 settembre per indurre il socio di maggioranza ad un dietro-front improvviso.
Peccato che questa indisponibilità, che restituirà alla comunità uno stadio moderno e funzionale, fosse preventivabile sin dall'assegnazione dei Giochi del Mediterraneo alla nostra città, avvenuta nel lontano 2019.
Da allora, evidentemente, chi gestisce il club non si è mai veramente preoccupato di trovare soluzioni serie e credibili, preferendo scaricare ogni responsabilità su chiunque altro: sindaco, commissario per i Giochi, presidente della FIGC, presidente del CONI e finanche Ministro dello Sport.
Nelle ultime ore, successivamente all'espressione di volontà di disimpegno di Massimo Giove, stiamo assistendo al drammatico ridimensionamento del progetto sportivo del club, seguito dal rompete le righe anticipato del ritiro e dallo smantellamento della squadra e dello staff tecnico, a neanche dieci giorni dall'esordio ufficiale in Coppa Italia.
Come se non bastasse, non sono state smentite le indiscrezioni circa il mancato rispetto della scadenza per il pagamento degli stipendi fissata per ieri 1° agosto che, se confermate, significherebbero iniziare il campionato con una pesante penalizzazione in classifica (e chissà quante altre in corso d'opera).
Tutto ciò è assolutamente inaccettabile. Taranto, i tarantini, i tifosi del Taranto meritano rispetto e non possono rimanere ostaggio dei capricci del momento né di ricatti morali.
A questo punto, la ricerca di soggetti in grado di rilevare le quote di maggioranza e rilanciare il club, dandoci la sicurezza e il futuro che meritiamo, diventa un imperativo improrogabile per la sopravvivenza dei colori rossoblù.
Ci aspettiamo dunque che l'annunciata exit-strategy del socio di maggioranza si traduca in un'immediata azione in tal senso. È ora di liberare il Taranto.

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