L'EDITORIALE

Taranto, professionalità e applicazione

La squadra cerca di estraniarsi dal contesto che si vive ogni giorno con determinazione e voglia

foto Luca Barone

   Maurizio Calò

02 Settembre 2024 - 09:30

Tempo di lettura: 2 minuti

Se c'è un ulteriore sensazione positiva guardando la partita di venerdì sera contro il Latina è ancora una volta quello dell'esistenza di un gruppo di calciatori che pian piano sta creando un'identità. Un blocco unico. Un insieme coeso e granitico. Considerando tutti i fattori esterni che influenzerebbero anche il più freddo dei giocatori, l'aspetto che si tocca con mano è il veder giocare una squadra sgombra mentalmente, applicata nei principi di gioco e particolarmente ordinata nelle posizioni. Compagine che gioca corta, con verticalizzazioni che mettono nelle condizioni il centrale d'attacco di turno (in questo caso Zigoni) di poter far salire la squadra e smistare palloni preziosi ai propri compagni.

C'è da stupirsi se pensiamo che questa squadra si sta formando giorno dopo giorno, con giocatori che arrivano e vanno via in una situazione generale di incertezza sul futuro societario e con tante domande che ogni giorno ballano nella mente dei tifosi e degli addetti ai lavori. Si lavora in una condizione oggettivamente difficile e in un clima di tensione. La serenità non è, in questo momento, di casa a Taranto. Non si respira. Tutt'altro. Regnano frustrazione, rabbia, polemiche e forti contrasti. Per un allenatore e per un gruppo di giocatori affrontare un campionato cosi complesso come la Serie C non è facile. Per niente.

Un piccolo elogio, pertanto, va fatto nei confronti di una compagine che sta scendendo in campo conscia di dover scalare una montagna. Di dover lottare per una salvezza che sarà durissima da raggiungere, in un campionato irto di ostacoli. Non bisogna dimenticare mai in che ambiente si gioca e si lavora. I fattori devono essere analizzati tutti cosi come i contesti. Giocare in uno Iacovone deserto, in un clima generale di sfiducia e con una prospettiva ancora poco chiara sulla vicenda stadio alimenta ulteriori difficoltà come se già non ce ne fossero abbastanza. Se c'è una luce in questa fase storica del Taranto è la professionalità e l'applicazione dei giocatori che stanno scendendo in campo. La speranza è che questo spirito accompagni sempre il gruppo rossoblù sapendo chiaramente che i momenti difficili sul campo arriveranno. A mercato chiuso e con la possibilità di avere ulteriori rinforzi dagli svincolati diciamo con forza: buona fortuna ragazzi! 

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