L'EDITORIALE

Taranto, una vittoria dal retrogusto amaro

Le parole di Gautieri hanno scosso l'ambiente nonostante la prima affermazione in campionato. E ora che succede?

foto Luca Barone

   Maurizio Calò

15 Ottobre 2024 - 09:30

Tempo di lettura: 2 minuti

E' stata una domenica un po' surreale quella che si è vissuta allo stadio nella partita contro il Picerno. Una domenica che, in un contesto “normale”, avrebbe riesploso in pochissimi secondi un entusiasmo incredibile e difficilmente contenibile. Una sorta di inizio di un nuovo campionato, di una nuova consapevolezza. Un'iniezione di fiducia e di adrenalina senza limiti. Niente di tutto questo. Una strana domenica e, per certi versi, amara. Fredda. Glaciale.

Il contesto ambientale è noto. Lo stadio Iacovone è una triste landa desolata con pochissimi intimi e con quei pochi presenti che in curva fanno sentire la loro voce. Da una parte di protesta e contestazione nei confronti della proprietà, dall'altra di piccoli cori di sostegno ai ragazzi in campo. Il resto è contornato da silenzio quasi spettrale che, nella maggior parte dei casi, significa indifferenza. In un contesto “normale” la vittoria contro il Picerno avrebbe fatto davvero rumore, per citare un artista tarantino ben noto. Battere una delle squadre più forti e in forma del momento avrebbe fatto il giro di tutti i media, avrebbe fatto notizia, avrebbe fatto svoltare psicologicamente un intero campionato. Niente di tutto questo. Qualche sorrisino smorzato, qualche abbraccio ma poco più.

Si scende in sala stampa e ci si aspetta di trovare un'atmosfera più distesa, più serena. Senza azzardare parole troppo roboanti. Eppure negli occhi e nelle parole del tecnico Gautieri si è palesata una stanchezza mentale fortissima. La confessione a cuore aperto di un disagio tenuto dentro per troppo tempo. Una sensazione di abbandono in una barca che lui sta tentando in mille modi di tenere in piedi. La vittoria contro il Picerno, in cuor suo, non può non aver commosso lui stesso. E immaginiamo anche i giocatori magari festanti nello spogliatoio. La vittoria più inattesa nella partita più difficile. Ma di tutto questo si parla poco. Lo sfogo garbato ma fermo di Gautieri sul futuro immediato di questa squadra e di questi ragazzi fa capire ancora di più le difficoltà di due mesi durissimi passati in solitudine e senza una reale guida. Navigando a vista, lavorando nelle condizioni più difficili. Questo ha davvero colpito tutti. L'amarezza percepita nelle sue parole è evidente cosi come il disagio subito di queste settimane.

La dead line tracciata da Gautieri è proprio oggi. Il fatidico martedì. In attesa di risposte e di certezze. In attesa di sapere se ci sarà davvero il nuovo corso da più parti ventilato. Se davvero è l'inizio di una nuova era. E se, soprattutto, sarà lui stesso a guidare la barca per portare la stessa nel porto sicuro della salvezza. L'attesa è spasmodica da parte di Gautieri e dei suoi ragazzi ma, di riflesso, coinvolge una tifoseria intera. Non ci resta che attendere. Con la forte speranza (e stavolta davvero) che si torni a parlare solo e solamente di calcio giocato.

Resta sempre aggiornato!

Invia un messaggio WhatsApp al 380 762 9286 con scritto "Iscrivimi"
Seguici sul nostro canale WhatsApp (Clicca qui)
Seguici su Telegram (https://t.me/MRB_it)


NETWORK

Scroll to Top