Fabrizio Lucchesi - foto Luca Barone
Fabrizio Lucchesi - foto Luca Barone
Redazione MRB.it | |
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Fabrizio Lucchesi, direttore generale del Taranto, lascia il club rossoblù. Ecco le sue parole rilasciate ad Antenna Sud:
"Era tutto previsto, io sono arrivato per un periodo transitorio, dovevo lavorare per mettere in condizione il club di essere appetibile e quantomeno ridimensionarlo rispetto a quella che era la situazione" - ha dichiarato - "c'era stata la novità dell'indisponibilità dello stadio e quindi la proprietà, mancando lo stadio, le fonti di ricavo, la biglietteria e la pubblicità, aveva fatto un passo di lato. Il mio compito era di lavorare per fare una cura dimagrante al club in modo da renderlo appetibile affinché potesse arrivare la possibilità di essere acquistato da qualcuno per dare continuità sportiva al club e alla squadra. In questo momento il club è più appetibile rispetto a prima perché ha dei costi di funzionamento e di gestione ridotti al minimo. Certamente sul piano sportivo c'è la necessità di lavorare perché poi il nostro core business è il calcio, noi dobbiamo anche vincere le partite. La squadra non è più quella di due mesi fa, va migliorta ma questo sarà l'oggetto del mercato di gennaio. Adesso però la squadra sinceramente sta dando delle buone risposte".
"Il mio percorso è finito qui" - ha aggiunto Lucchesi - "adesso c'è l'ipotesi di vendita oppure no. Questa però non è una cosa che riguarda me, è una cosa che riguarda la proprietà. Davanti alla mancanza di supporti o di sponsor che si è venuta a creare, questo periodo transitorio non può durare un anno, quindi a questo punto le cose sono due o la proprietà rientra in possesso del club in prima persona oppure cede".
Un pensiero anche al tecnico Gautieri, "in questo momento non sappiamo se la cessione ci sarà, io non l'ho seguita e non conosco le dinamiche, però per il futuro del Taranto lo auguro. Ovviamente tra le scelte da fare c'è anche quella del tecnico Gautieri. Un tecnico che ha dato subito disponibilità e che ha dimostrato voglia di confrontarsi con una realtà molto difficile come era Taranto il 16 agosto, con Capuano che è andato via e con una squadra che non esisteva. All'inizio ha subito tante critiche ma d'altra parte i risultati non arrivavano. Piano piano la squadra si sta ritrovando, sta bene e domenica fortunatamente è venuto fuori un risultato che ha premiato il lavoro fatto fino ad oggi. Mi auguro sia l'inizio di un percorso fortunato anche per il proseguo".
"Stamattina salutando i ragazzi mi hanno fatto quasi commuovere" - ha aggiunto ancora il dirigente - "ho detto ai ragazzi che mi sto invecchiando perché comincio a sentire troppi sentimenti. Il mio percorso sapevo che sarebbe finito. Squadra ed allenatore si sono stretti intorno a me ma ho detto ai ragazzi che se c'è la vendita si confronteranno con una nuova proprietà, se non c'è la vendita si confronteranno con Massimo Giove. Oggi si è comunque ad un bivio. Con una nuova società e con un nuovo progetto, mi piacerebbe restare? Sicuramente sì, Taranto è una società che non si rifiuta volentieri. Io ho avuto la fortuna di fare una carriera lunga e anche con club importanti. Metto Taranto fra le esperienze più belle e più importanti, lavorando bene questa città meriterebbe assolutamente la B. Giove? Sì, l'ho sentito, avevo anticipato a lui già questa situazione venerdì scorso. Poi mi sono preso un paio di giorni perché sinceramente questi discorsi sull'ipotesi di vendita mi avevano fatto temporeggiare. L'ho sentito questa mattina, tra l'altro chiedendogli a che punto era, se c'era quest'ipotesi di vendita o meno ma a questa mattina intorno all'una mi ha detto che non c'era nessuna novità. Un rammarico? Se il mio lavoro invece del 15 agosto, iniziava 15-20 giorni prima, probabilmente con le stesse energie finanziarie e con le stesse energie fisiche, potevamo allestire una squadra ancora più forte. L'ultimo messaggio ai tifosi rossoblu? State vicino alla squadra, perché la squadra ne ha bisogno".