foto Luca Barone
foto Luca Barone
Redazione MRB.it | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
Alla viglia della sfida contro l'Audace Cerignola, in programma nella serata di lunedì, ecco cosa ha dichiarato l'allenatore del Taranto Michele Cazzarò:
"Stiamo abbastanza bene e abbiamo lavorato benissimo" - ha esordito il tecnico rossoblù - "la gara di Avellino ormai è il passato, la partita di lunedì secondo me sarà più difficile e complicata, ma soffrendo forse riusciremo a portare a casa il risultato. Questa squadra deve abituarsi a soffrire e a lottare palla su palla dal 1' fino alla fine della gara. Sia Avellino che Cerignola sono due squadre forti ma quella di lunedì sarà una gara più difficile perché sono 4/5 anni che giocano insieme, lo fanno molto bene e anche in maniera spensierata. Hanno una rosa importante, mentre noi siamo ultimi e come tali dobbiamo comportarci. Da quando fischierà l'arbitro sarà battaglia, siamo ultimi e non possiamo pensare al calcio spettacolo. Dovremo essere concreti e fare punti".
"La mia situazione? La vivo giorno per giorno" - commenta ancora Cazzarò - "non penso a cosa succederà dopo la partita di lunedì sera, mi interessa solo quello che succederà oggi e domani. Sono stato chiamato perché per me il Taranto è come una mamma e quando la mamma sta male, il proprio figlio risponde e corre ad aiutarla, a prescindere se il figlio sia bravo o capace. Per la mamma ci si butta sul fuoco e io ho fatto solo questo. Annunci in vista della gara contro il Cerignola? Conosco questa piazza e i tifosi non hanno bisogno di annunci. Questa piazza ha solo bisogno di una squadra che lotti e che sputi il sangue, al di là del risultato".
"La preparazione? Penso che il Taranto abbia due preparatori, Marras e Rizzo, che sono tra i più bravi" - analizza ancora il tecnico - "la squadra sta bene ma stava bene anche prima. Però tutto parte dalla testa e se c'è la testa corri 95 minuti senza neanche accorgetene. Ma se la testa non è pronta fai fatica anche a livello fisico. Quali punti ho toccato per spronare la squadra? Ho puntato sull'orgoglio e sul senso di appartenenza perché penso che la squadra debba avere queste due caratteristiche, proprie della città. Chi è nato qui può capire, quando ti alzi devi già combattere. La squadra deve avere questi aspetti, il pubblico vuole questo e vuole che la squadra combatta e soffra dall'inizio alla fine della partita
Cazzarò, parla di Battimelli e della possibile staffetta con Zigoni, "Battimelli? E' un ragazzo molto promettente che nell'area di rigore non perdona. L'ha dimostrato pur giocando pochissimo e per un attaccante non è facile. Può fare coppia con tutti, non è un giocatore statico, si muove e lotta come tutti. Secondo me è un prospetto molto importante e può fare carriera. Staffetta con Zigoni? Zigoni è un attaccante importante per la categoria, quando è entrato ad Avellino si è dato da fare svolgendo quelli che erano i suoi compiti".
Riguardo ad un possibile confronto con la società, invece, "ho sentito Giove quando è finita la partita contro l'Avellino, non riusciva a parlare e piangeva perché era emozionato e felice per la vittoria ottenuta. Il mio unico punto di riferimento in questo momento è il direttore Sapio che non ci fa mai mancare nulla. Della nuova proprietà non so nulla e non mi permetto di dire nulla".
Lunedì ci sarà la sfida contro l'Audace Cerignola, "tutta la squadra si è allenata bene, abbiamo recuperato Fabbro, Matera e Del Favero. Ora bisogna vedere quanti minuti avranno ma se impiegarli o meno sono cose che deciderò prima della partita. La squadra sta bene ed è concentrata, è composta da uomini veri e l'hanno dimostrato. Non era facile dopo la batosta di Potenza fare quella prestazione ad Avellino ed è tutto merito loro".