Redazione MRB.it | |
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"Affrontavamo una squadra preparata che lotta ogni anno per le prime posizioni e abbiamo preso le nostre precauzioni. Siamo stati sfortunati perché la partita è stata indirizzata dai primi due gol imparabili per i portieri e dopo quelli abbiamo perso l'identità di squadra". È questa la sintesi di My Friends La 106-Virtus Calcio Taranto secondo Alessandro Crocco, intervenuto ai microfoni di MRB.it per commentare la sconfitta dei delfini nella decima giornata di Serie A ASI.
Il 3-1 finale maturato sabato pomeriggio al Monticello di Grottaglie è stato frutto sì dei due eurogol di Scardicchio, ma anche delle difficoltà tecniche e tattiche della Virtus, passata già a metà primo tempo dal 4-5-1 al 4-4-2 e poi al 4-3-3 in avvio di ripresa: "Sono cambiati ruoli e interpreti a centrocampo, loro hanno dominato anche perché hanno corso di più per tutti i primi 30'. Abbiamo trovato la quadra solo nel secondo tempo, in cui abbiamo reagito e siamo riusciti a segnare, ma recuperare dal 3-0 era comunque diventato troppo difficile", ha ammesso il difensore dei delfini.
L'altro problema evidenziato nelle ultime partite è di natura mentale, perché i ragazzi di mister Palmisano hanno delle 'pause' nei momenti di svolta dei match: "È palese che quando subiamo un gol non abbiamo immediatamente una reazione tale da segnare e ribaltare il risultato. Al contrario, ci abbattiamo e questo si ripercuote perché rischiamo di subire altri gol, soprattutto affrontando buone squadre come nelle ultime tre partite - ha confermato il tarantino classe '85 -. Abbiamo bisogno di recuperare stabilità mentale e fisica, perché paghiamo le assenze di giocatori come Nardone, Luccarelli, Orlando e Aiello che ci fanno fare il salto di qualità, in vista delle sfide contro chi è al nostro livello".
Proprio per via dell'indisponibilità dei giocatori sopracitati ed essendo lui uno dei riferimenti nello spogliatoio Virtus, Crocco ha indossato la fascia di capitano sia sabato che lunedì scorso contro Angeli Custodi, senza che per lui abbia fatto molta differenza: "Sento in ogni caso la responsabilità in campo quando gioco, la fascia è solo qualcosa in più che ti ricorda che in quel momento sei il tramite tra la squadra e l'allenatore, tra la squadra e l'arbitro", ha puntualizzato.
Tocca però a lui fare un bilancio dopo 10 giornate di campionato in cui i rossoblù hanno raccolto solo 2 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte, cioè qualcosa che è al di sotto delle aspettative: "I risultati sono indubbiamente influenzati dagli infortuni, dalle assenze e dal periodo di integrazione per tutti i nuovi arrivati, anche gli ultimi che ho visto letteralmente due volte in vita mia. Sono deluso dall'atteggiamento che stiamo avendo in questo periodo, ma sono convinto che questa rosa può fare bene perché presi individualmente siamo superiori a diverse squadre del campionato", ha asserito.
E allora serve alla Virtus? "Il problema è che al momento manca l'amalgama di gruppo, abbiamo bisogno di diventare squadra in campo. Per cui spero che dalle prossime uscite possiamo riuscire a dimostrare qualcosa di più a tutti livelli, partendo dall'aiutarci dopo un errore e non prendercela col compagno", è la risposta di Crocco.
Si vedrà se ci sarà un atteggiamento indice di maggiore unità già da domani sera in Coppa Italia per la seconda giornata del girone C contro Automobili Perrone, ma dovendo scegliere la gara in cui è vietato sbagliare Crocco punta l'obiettivo sullo scontro diretto in programma lunedì sera allo Iacovone B: "Ci servono assolutamente punti in campionato sia per il morale che per la classifica, perciò al momento la priorità è quella contro Studio De Pace Time Out, considerando che per il girone di coppa ci saranno più possibilità. È vero che negli ultimi anni siamo stati bravi a recuperare nel girone di ritorno, ma abbiamo bisogno di fare bene adesso e portarci più in alto in classifica", ha concluso il difensore rossoblù.