Redazione MRB.it | |
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L'Aps Taras 706 a.C., con un comunicato ufficiale, aggiorna riguardo le ultime vicende legate al Taranto: il trust denuncia il silenzio delle parti coinvolte nella cessione del Taranto FC. Si teme una penalizzazione imminente anche se da APEX arrivano conferme dirette che la questione-stipendi sia slegata dal closing. Infine, si chiede chiarezza e rispetto per tifosi e comunità.
IL COMUNICATO DELL'APS TARAS 706 a.C. - Al termine dell'ennesima settimana folle, vogliamo fare piena luce sullo scenario attuale.
Questo vuoto comunicativo da parte di venditore e compratore della maggioranza del club ci dilania, alimenta e legittima le paure di tutti, consente a chi vuole il male del Taranto e non rispetta la nostra passione di riempire il vuoto con atti e parole vili.
Ancora una volta il nostro invito ad esporsi non è stato colto e, pertanto, approfittiamo di queste righe per ribadire ad Apex che un rapporto di fiducia con i tifosi e la comunità si costruisce con la chiarezza e la tempestività delle comunicazioni.
Le colpe sono chiare, ormai da anni, e gli strascichi di questa gestione scellerata continuano a impattare negativamente sul presente e sul futuro del club. Le problematiche legate alla fruibilità dei conti correnti del Taranto FC, risolta solo giovedì pomeriggio, rischia di far arrivare dopo la scadenza di lunedì 16 dicembre i fondi per gli stipendi, dati i tempi tecnici dei trasferimento internazionale.
La parte acquirente è alla ricerca di soluzioni per rispettare i tempi ed evitare un'ulteriore penalizzazione di almeno 6 punti che condannerebbe di fatto la squadra ad una retrocessione inevitabile con mesi di anticipo.
Da APEX ci arrivano conferme dirette che la questione-stipendi sia comunque slegata dal closing che già nei prossimi giorni dovrebbe di fatto sancire il passaggio del 90% delle quote del Taranto.
Il nostro lavoro di raccordo e confronto continuo con la parte acquirente prosegue incessante, nel tentativo di fornire idee e soluzioni per salvaguardare il club e restituirgli un presente e un futuro. Il Taranto è un bene superiore che difenderemo con le unghie e con i denti anche da coloro che, con ignavia o addirittura compiacimento, lo trattano come un cadavere da attendere alla riva del fiume.