foto Luca Barone
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Redazione MRB.it | |
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I calciatori del Taranto, tramite l'Associazione Italiana Calciatori (AIC), hanno espresso forte preoccupazione per la gestione societaria. Nonostante le speranze iniziali riposte nella trattativa con Apex, il mancato pagamento degli stipendi di settembre e ottobre e la disorganizzazione interna hanno reso insostenibile la situazione lavorativa. I giocatori, pur rispettando i propri obblighi contrattuali, denunciano gravi inadempienze che potrebbero portare a ulteriori penalizzazioni e compromettere i loro diritti fondamentali. Hanno inoltre condannato episodi di intimidazione e violenza subiti. Malgrado le difficoltà, ribadiscono il loro impegno per onorare gli obiettivi stagionali, evidenziando la vicinanza al tecnico Cazzarò e alla sua famiglia.
Di seguito, ecco la nota integrale:
LA NOTA DEI CALCIATORI DEL TARANTO - I calciatori professionisti del Taranto Calcio, tramite l'Associazione Italiana Calciatori, manifestano la loro forte preoccupazione per la situazione della Società.
Pur essendo coscienti che la stagione sportiva sarebbe stata complessa, è preoccupante notare come le difficoltà progressivamente siano aumentate rendendo impossibile anche la semplice pianificazione del lavoro quotidiano. Ciò ha causato molteplici cambi di staff tecnico e di dirigenti che ha svuotato lo spogliatoio e il team di figure professionali e di professionisti che avrebbero sicuramente dato il loro contributo alla causa dal punto di vista tecnico e organizzativo.
Siamo ormai giunti ad un livello di approssimazione inaccettabile sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista umano. A ottobre sembrava che, finalmente, ci dovesse essere un cambio di rotta, con l'avvento di APEX, nella quale avevamo riposto tutte le speranze relative all'immediato futuro, tanto che la squadra per evitare di compromettere il passaggio di quote ha evitato di procedere con le tutele lavoristiche del caso, pur in presenza di gravi inadempimenti nel pagamento delle nostre retribuzioni. Abbiamo concesso ulteriori due mesi di tempo alla società per poter migliorare lo stato delle cose continuando quotidianamente ad adempiere ai nostri obblighi contrattuali, rispettando modalità di organizzazione del lavoro alquanto discutibili.
A oggi, la misura è colma, considerato che anche a distanza di 5 giorni dal termine dei controlli COVISOC relativi al pagamento delle retribuzioni di settembre e ottobre le stesse non ci sono state ancora corrisposte, né dall'attuale proprietà, né da quella dichiaratasi acquirente.
Non solo, dunque, dovremo fare i conti con un ulteriore e pesante penalizzazione, ma anche con la gravissima lesione dei nostri più elementari diritti costituzionali di natura alimentare. A ciò si aggiunga che l'evidente assenza di un progetto tecnico denota come la Società non sia, allo stato, in grado di adottare alcuna idonea misura organizzativa, volta a garantire che la nostra prestazione di lavoro possa essere effettuata nel rispetto delle previsioni normative e contrattual-collettive.
Pertanto, ogni membro della squadra in totale libertà deciderà se avvalersi, per il tramite dell'AIC, della possibilità di mettere in mora il Club nel rispetto delle disposizioni del vigente Accordo Collettivo categoriale.
Inoltre, la squadra e con essa l'AIC intendono condannare fermamente ogni episodio di intimidazione e violenza ricevuto, come quello verificatosi negli ultimi giorni ed esprimono la loro vicinanza al mister Cazzaró e alla sua famiglia. Comprendiamo la delusione della tifoseria in seguito soprattutto agli ultimi risultati ottenuti, ma vogliamo rammentare che senza le penalizzazioni subite il Taranto sarebbe ancora in corsa per raggiungere gli obbiettivi minimi stagionali, per i quali ognuno di noi ha scelto di sposare integralmente la causa, che, nonostante tutto, continueremo a onorare al massimo delle nostre possibilità".