Rodolfo De Molfetta, presidente dell'Aps Taras 706 a.C.
Rodolfo De Molfetta, presidente dell'Aps Taras 706 a.C.
Redazione MRB.it | |
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Intervenuto su Radio Antenna Sud, nel corso della trasmissione Football Radio Club, il presidente dell'Aps Taras Rodolfo De Molfetta, ritorna a parlare della delicata situazione societaria del Taranto:
"Siamo nel limbo, non abbiamo comunicazioni ufficiali né dal venditore e né dal compratore" - ha dichiarato De Molfetta - "senza notizie ufficiali siamo nel delirio più assoluto dal punto di vista emotivo e quindi non sappiamo nulla. Poi siamo pieni di fake news ma in questo momento, per chi segue i colori del Taranto c'è frustrazione e disperazione. Per assurdo è passato in secondo piano anche il risultato sportivo, da più di un mese seguiamo e parliamo solo di closing e transazioni internazionali. Siamo diventati tutti esperti di finanza e di aspetti legali".
"Trattativa ancora in ballo? Quello che è emerso nell'Assemblea dei soci della Taras è che nell'interlocuzione con il compratore non c'è stato detto che se ne sono andati e che hanno mollato. Parlando con Campbell, su mia espressa domanda, è emerso che loro sono ancora in corsa" - ha aggiunto - "ma ricordo che in questa trattativa la Taras è uno spettatore, non ha un ruolo attivo, noi possiamo solo avere un'interlocuzione approfondita ma chi ha le informazioni non sono io direttamente ma le otteniamo solo con una richiesta ai diretti interessati come è stato fatto ieri. Se questa notte c'è stata una riunione e le cose sono cambiate, non posso saperlo".
"Abbiamo ricevuto critiche? La verità è che noi ci siamo trovati di fronte a due giocatori, la vecchia società e la nuova potenziale acquirente" - commenta sempre il presidente della Taras - "la vecchia si era disimpegnata e non partecipava alle spese. Avevamo un gettone in mano, quindi su chi dovevamo puntare? Io oggi ripunterei sul nuovo, non c'era e non c'è alternativa. Dalle interlocuzioni avute, abbiamo avuto contezza che i soldi sono arrivati e che è stata garantita la vita del Taranto, almeno fino a domenica scorsa. Apex ha pagato l'ordinaria amministrazione arrivando a circa 400 mila euro. Al di là delle falle comunicative evidenti di Apex e dei buchi gestionali, come si fa a non credere a una realtà che mette circa 400 euro mila euro non recuperabili?".
Parlando della squadra, invece, "al momento abbiamo le dimissioni di Cazzarò e del suo vice e abbiamo un gruppo squadra totalmente da rifondare. Closing o no, questa squadra non ha elementi in grado di poter affrontare un campionato di Lega Pro, è inadeguata sotto tutti i punti di vista. Il Taranto va rifondato dal punto di vista tecnico ma anche societario: tolti la segretaria Sigrisi e il responsabile della comunicazione Cosimo Lenti, oggi non c'è nessuno. Poi bisognerà cercare di non portarsi troppi fardelli anche nella prossima stagione, quindi bisogna cambiare sicuramente rotta".