foto Luca Barone
foto Luca Barone
Redazione MRB.it | |
|
Tempo di lettura: 1 minuto
"Il Taranto calcio? Ci sono dieci imprenditori che sarebbero disposti a mettere in gioco una parte della loro disponibilità di tempo ed economica". L'edizione odierna del Quotidiano di Puglia, in un articolo di Domenico Palmiotti, riporta le parole di Michele De Pace, uno dei vice presidenti di Confindustria Taranto - eletto nei giorni scorsi - l'altro ieri tra quelli che hanno ascoltato il commissario Massimo Ferrarese parlare in Confindustria dei Giochi del Mediterraneo del 2026. De Pace ha colto l'appello del commissario sullo stadio Iacovone: un progetto da 60 milioni di euro, ma con la squadra calcistica in crisi. Possibile un interesse delle imprese tarantine? Ferrarese sembra ottimista, ritenendo che il suo invito non sia passato inosservato.
"Una decina di imprenditori ci sarebbe, ma a Taranto devono cambiare mentalità e cultura" - ha aggiunto De Pace - "io, che faccio l'imprenditore, posso anche dire va bene, è la mia città, sto qui, mettiamoci in dieci e vediamo che riusciamo a fare. Ma poi non è che devo camminare per la strada ed essere insultato, minacciato, sputato. Eh no, io metto i soldi e poi sono trattato così?".