Redazione MRB.it | |
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La Virtus Calcio Taranto ha chiuso il girone di andata di Serie A ASI con una sconfitta pesante nella quindicesima giornata contro la Automobili Perrone.
L'episodio che ha influito maggiormente dal punto di vista psicologico più che tecnico sullo 0-3 è avvenuto dopo meno di un minuto dall'inizio del match ed è stato il gol del vantaggio ospite viziato da un fuorigioco non segnalato dal direttore di gara.
Da quel momento tutto si è fatto in salita per i ragazzi di mister Palmisano che hanno avuto una reazione timida e non hanno sfruttato le occasioni per raddrizzare la fredda serata del Monticello di Grottaglie: "Nel complesso non abbiamo fatto una brutta partita, ma ci manca la finalizzazione davanti alla porta. Avremmo potuto giocarcela a livello tecnico, ma il gol dell'1-0 ci ha destabilizzato mentalmente. Ci siamo persi nelle proteste con l'arbitro, che ha sbagliato anche a sfavore degli avversari, piuttosto che concentrarci per rientrare subito in partita", ha commentato a freddo Aurelio Basile.
Il difensore dei delfini è subentrato proprio a seguito di quella rete giocando inizialmente come terzino, poi dopo il raddoppio avversario è stato spostato al centro nel suo ruolo naturale, giocando con personalità, salvando un gol e sfiorando quello della bandiera nei minuti finali.
La Virtus è infatti cresciuta nel secondo tempo e a questo Basile attribuisce un significato preciso riguardo le mancanze e le potenzialità della squadra: "Servono consapevolezza, fiducia e aggregazione, in sostanza fare gruppo. Dobbiamo capire cosa sbagliamo, cosa facciamo bene e allenarci su quello, poi rialzarci tutti insieme aiutandoci reciprocamente. Essere più squadra passa proprio dal sostenerci nei momenti di difficoltà ed essendo io il più piccolo, mi sento in dovere di dare qualcosa in più e far capire che unendo le nostre qualità possiamo fare molto meglio".
Il tarantino cresciuto nei Delfini Jonici è sì il più giovane, essendo un classe 2006, e di fatto l'ultimo arrivato nello spogliatoio, ma allo stesso tempo avverte un senso di familiarità: "Seguivo già queste competizioni e la Virtus dall'anno scorso e fremevo dalla voglia di giocare, di riprendere confidenza col campo e di conoscere i compagni - ha rivelato a MRB.it -. Qui alla Virtus ho ritrovato Caputo che è il fratello del mio migliore amico e Palmisano, poi in questi due mesi i più esperti mi hanno accolto e dato consigli, soprattutto capitan Nardone".
I rossoblù sono nel mezzo di una piccola sosta e subito dopo Natale, sabato 28 dicembre, torneranno in campo per il recupero della quarta giornata di Coppa Italia contro My Friends La 106, squadra affiatata e già affrontata a inizio novembre in Serie A: "Giocano insieme da tanto e tecnicamente sono bravi, ma noi non siamo da meno, solo che come nella partita di campionato subiamo il contraccolpo psicologico quando le cose si mettono male e finiamo per perdere da polli - ha affermato il 18enne facendo leva ancora sull'aspetto mentale -. In questo momento onestamente accetterei perfino una sconfitta, a patto che lasci qualcosa che aiuti alla formazione del gruppo".
E a proposito di formazione, ecco un consiglio per il mister che dovrà fare i conti con due assenze per squalifica: "Borgia ha i piedi buoni e se sta bene potrebbe giocare lui a centrocampo, visto che Pietromica è squalificato".
Comunque vada la partita di Coppa in programma al comunale di Talsano, la Virtus dovrà poi concentrarsi sul campionato e conquistare punti per abbandonare l'attuale terzultima piazza che virtualmente significherebbe playout. Si ricomincerà a gennaio e il nuovo anno rappresenta un'opportunità secondo Basile: "La classifica è indubbiamente triste e sono convinto che non siamo da terzultimo posto, ma dobbiamo ripartire cancellando tutto quello che abbiamo fatto finora e considerando il girone di ritorno come un foglio bianco per poterci scrivere da capo la nostra storia. C'è del lavoro da fare, ma la meta è più vicina di quello che pensiamo", ha terminato il difensore dei delfini.