Redazione MRB.it | |
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Per quasi due anni lo stadio di Faggiano è stato un fantasma nella gestione del Taranto. Come i tifosi ricorderanno, nell'aprile del 2022 il Comune di Faggiano ha affidato in concessione al Taranto FC 1927 l'impianto comunale che comprende il campo da calcio, la pista di atletica leggera e le strutture annesse. L'affidamento ha durata di 9 anni rinnovabile per altri 9.
Ma da quel lontano aprile 2022 ne è passata di acqua sotto i ponti ma dell'impianto che sarebbe dovuta diventare “la casa del Taranto” (come dichiarato dal presidente rossoblu Massimo Giove) fino alla realizzazione del nuovo Iacovone neanche l'ombra. Non una pietra, né un filo d'erba sono stati spostati, un immobilismo che dopo tre anni dovrebbe anche risultare intollerante per l'amministrazione faggianotta.
Perché ritorniamo sulla questione dello stadio di Faggiano? Nei giorni scorsi abbiamo letto un'intervista ad Alessandro Oliva, il tecnico piemontese sondato dalla società del Taranto per allenare la prima squadra, che ha dichiarato: “mi è stato illustrato un interessante progetto a lungo termine poggiato sulla crescita dei giovani. Mi è stata prospettata la nascita di un centro sportivo in provincia, a Faggiano, un impianto che verrà ristrutturato sfruttando i fondi stanziati per i Giochi del Mediterraneo. L'idea della società è far crescere nuove leve per lanciarle in prima squadra e realizzare profitti. Mi sono sembrate persone perbene e con le idee chiare”.
Ricordiamo anche che circa un anno fa (28 febbraio 2024) il presidente della Regione Michele Emiliano, insieme al presidente della FIGC Gabriele Gravina, il presidente Massimo Giove (accompagnato dall'avvocato Sapia e da Vittorio Galigani) e il sindaco di Faggiano Antonio Cardea, visitò lo stadio di Faggiano. L'input venne dopo la richiesta scritta della società del Taranto, congiuntamente al Sindaco di Faggiano al Ministro dello Sport Andrea Abodi di poter intervenire su quell'impianto in vista dell'indisponibilità dello Iacovone per i lavori legati ai Giochi.
Ci è sembrato strano qualche passaggio dell'intervista ad Oliva, in quanto quest'estate in una intervista lo stesso Commissario ai Giochi, Massimo Ferrarese, aveva escluso che si potesse investire sullo stadio di Faggiano con i fondi dei Giochi: “non c'era nel masterplan e io non posso stralciare alcune opere per investire su Faggiano solo perché ci deve giocare il Taranto. Io ho una responsabilità, io devo fare i Giochi del Mediterraneo e non posso pensare di investire milioni di euro solo per far giocare il Taranto”.
Insomma, non sappiamo chi siano le “persone perbene e con le idee chiare” incontrate da Oliva, ma di certo occorrerebbe fare un po' di luce sulle aspirazioni e le ambizioni dell'attuale società e delle persone che vorrebbe coinvolgere, soprattutto se il closing con Campbell non sarebbe definitivamente chiuso.
Nel frattempo abbiamo raccolto altre informazioni, in attesa di parlare con qualche rappresentante istituzionale del Comune di Faggiano nei prossimi giorni: proprio in questi giorni la Regione Puglia ha stanziato con i Fondi di Coesione, per la riqualificazione funzionale dello stadio di Faggiano, ben 1,5 milioni di euro. Una somma importante che di certo potrà dare una svolta al nulla che ha imperato fino ad oggi intorno allo stadio. Le domande sono tante: chi gestirà questi fondi? Un concessionario privato può usufruire di queste agevolazioni? Quanto questo finanziamento potrà “pesare” sul prezzo di vendita (se ancora Giove vorrà vendere) del Taranto? La situazione economica del Taranto è al tracollo: il Comune di Faggiano vorrà ancora mantenere in piedi la convenzione dopo tre anni di inadempienze? Chiederemo agli interessati, che naturalmente, se vorranno, avranno sulle nostre colonne tutto lo spazio a disposizione.