L'EDITORIALE

Taranto, in attesa della resa dei conti

Dopo l’ennesima partita senza senso contro la Casertana a breve si deciderà la sorte dei rossoblù

foto Luca Barone

   Maurizio Calò

05 Febbraio 2025 - 09:30

Tempo di lettura: 1 minuto

La data del 16 febbraio è oramai alle porte. Il tempo scorre inesorabilmente e, al di là di qualsiasi scenario a lunga scadenza, è abbastanza singolare pensare ad un qualcosa che riguardi il Taranto e che non sia indissolubilmente legato alla data suddetta. Solo in quel momento si capirà quale sarà la sorte di questa squadra e di questa società.

Si rincorrono continuamente voci, nella speranza ( anche giustificata) di una soluzione definitiva a questa annosa vicenda. Di fatti concreti, però, se ne vedono pochi e con grande difficoltà di reale approfondimento. L'assemblea dei soci dello scorso 31 gennaio avrebbe dovuto segnare uno spartiacque importante per trovare finalmente una luce in questa storia ma cosi non è stato. Ognuno rimane nelle proprie posizioni. Il socio di maggioranza parla di concordato preventivo, il resto della compagine societaria ( APS Taras) non ne vuole sapere e l'unica parola che ammette è fallimento.

Uno scontro totale, ancora una volta. Un muro contro muro che dura da tempo e che vede coinvolti non solo i protagonisti della compagine societaria ma anche il resto dell'ambiente rossoblù. La divisione è totale su più fronti. Tutti coinvolti, nessuno escluso. In tutto ciò, i giorni passano velocemente e, finalmente, il fatidico giorno 16 febbraio 2025 arriverà. Li si deciderà il futuro del Taranto. Dentro o fuori. Forse, davvero, occorrerà un ultimo sforzo per tutti e solo allora si potrà avere un quadro definitivo. La resa dei conti sta arrivando. Si tratta di aspettare ancora poco.

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