Al Viviani di Potenza si fanno sentire i tifosi del Taranto, che per tutta la partita hanno intonato cori contro il presidente Giove e hanno preso di mira anche la squadra, rea, secondo i supporters rossoblù, di essere complici dell'attuale situazione. Una situazione difficile, inasprita all'inverosimile, che si spera non sfoci in altro.

La ripresa di Sorrento-Taranto è iniziata con quasi 15 minuti di ritardo: secondo i cronisti presenti al "Viviani", i giocatori hanno avuto difficoltà ad uscire dagli spogliatoi, che si trovano a pochi metri di distanza dal settore ospiti. Soltanto l'intervento delle forze dell'ordine, che hanno scortato i giocatori fino al terreno di gioco, ha permesso alle due squadre di riprendere il gioco.

Stessa dura contestazione a fine gara, dopo che il tabellino ha segnato un altro risultato tennistico per la rappresentativa rossoblù: la polizia ha nuovamente difeso con gli scudi i giovanissimi tarantini, che sono rientrati correndo negli spogliatoi mentre volavano parole grosse anche contro di loro. Ragazzi mandati allo sbando, che giocano a fare i calciatori quando non hanno nemmeno il fisico per giocare a calcio.

Gli episodi di oggi non sarebbero i soli che si stanno materializzando intorno al gruppo squadra, come a dire che se fino a ieri i ragazzi non c'entravano nulla con la disperata situazione creata dall'attuale proprietà, oggi anche loro sono protagonisti di questo disastro sportivo. Al centro delle polemiche è finito anche il tecnico Pino Murgia, che ha addirittura dichiarato di aver visto dei progressi nei ragazzi. Parole fuori luogo, di un uomo che ormai mente sapendo di mentire.

Queste sono le parole che inaspriscono gli animi: si può perdere e retrocedere con dignità. Ma farlo senza dignità e con gente come Pino Murgia che ha anche la faccia tosta di prendere in giro i tifosi è davvero troppo. Nessuno a Taranto merita un epilogo di questo tipo.