
foto Luca Barone
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Maurizio Calò |
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Tempo di lettura: 2 minuti
Sembra un weekend surreale per tutti i tifosi rossoblù. Nel pieno del campionato in svolgimento, il Taranto non è sceso e non scenderà in campo più. Almeno per il momento. L'ambiente rossoblù è alle prese con le ore più importanti della sua recente storia e, forse, degli ultimi 20 anni. Il percorso di questo club è davvero ad un bivio se consideriamo tutto quello che ruota intorno al sodalizio rossoblù. I deferimenti della Procura Federale parlano chiaro. Il Taranto deve rispondere a varie contestazioni che, a questo punto, mettono davvero a rischio la prosecuzione del campionato e che influenzerebbero il futuro del club jonico. I tifosi attendono con ansia queste notizie per sapere finalmente la sorte di questa squadra.
Le voci non fanno che rincorrersi in lungo e in largo con destini probabilmente già segnati e scenari tutti da decifrare. Gossip e indiscrezioni che si annidano come le rondini a primavera e che saranno oggetto di discussioni infinite nelle prossime settimane. Il tutto in un contesto particolare che vede una città alle prese con una imprevista campagna elettorale per le nuove elezioni amministrative. E si sa come tutto questo sia, spesso, teatro di promesse e di "do ut des" anche nell'ambito sportivo. E mai come in questa circostanza non mancheranno accenni al futuro del Taranto con questo o quel politico pronto a mettere il proprio cappello sulla riuscita o meno di un progetto.
Tornando alla realtà di questi giorni, c'è chi continua a blaterale di progetti pronti, di ritorno subito nei professionisti, di Faggiano come terreno fertile dove far giocare la squadra, di Iacovone di cui si può anche fare a meno, di settore giovanile e di strutture non meglio identificate. Dall'altra parte l'attesa di una pronuncia fondamentale delle istituzioni del calcio che, ad oggi, è l'unica reale notizia che interessa. Senza dimenticare la data dell'11 marzo dove si dovrebbe discutere un'istanza di fallimento.
Questo è lo scenario che al momento ci tocca. In tutto ciò ecco un weekend ulteriormente triste e senza senso. Un weekend senza calcio. Un weekend senza la maglia rossoblù che scende in campo. E' marzo, non si può nemmeno andare al mare. Ci si accontenterà di una passeggiata.