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Redazione MRB.it |
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Nella giornata di venerdì, il Tribunale Federale Nazionale ha escluso il Taranto dal campionato di Serie C. E adesso? Secondo quanto è emerso dalla trasmissione "Aspettando il Taranto", in onda sui canali social di TuttoSportTaranto.com, a cui è intervenuto Rinaldo Zerbo, è emerso che l'attuale società farà ricorso fino al terzo grado di giudizio. Per il momento il titolo sportivo è ancora nelle mani del Taranto Fc (il Taranto, infatti, non è stato radiato ma è solo stato escluso dal campionato in corso) e in ogni caso Zerbo ha confermato la volontà sua e quella dei suoi soci di voler acquisire le quote di maggioranza.
Per poter ripartire con una nuova società dal campionato di Eccellenza utilizzando l'articolo 52 comma 10 delle NOIF, occorre che l'attuale Taranto Fc perda il titolo sportivo e che non si iscriva al prossimo campionato che le verrà assegnato.
Di seguito, ecco cosa dice l'articolo 52 comma 10:
Articolo 52, comma 10: In caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Serie C il Presidente Federale, d'intesa con il Presidente della LND, previo parere della Commissione all'uopo istituita, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purché la stessa società:
a) adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l'iscrizione al Campionato;
b) non abbia soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell'ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell'affiliazione dalla FIGC.
Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00. E' facoltà del Presidente, d'intesa con i Vice Presidenti della FIGC, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo.