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Maurizio Calò |
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Luca Brunetti è un vero vecchio cuore rossoblù. L'ex difensore del Taranto di fine anni '80 ed inizio anni '90 si concede ai microfoni di MondoRossoblù.it per un'intervista esclusiva sull'attuale situazione del club jonico proprio all'indomani dell'esclusione dal campionato di serie C. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.
Luca Brunetti, l'esclusione del Taranto ha colpito tantissimo la tifoseria e la città intera nonché tutti gli addetti ai lavori. Qual è il tuo stato d'animo e quali sono le sensazioni che provi in questo momento?
“Lo stato d'animo è quello che un po' serpeggia in tutta la tifoseria jonica. Ed è quello della tristezza e della rabbia. Come sai io mi sento uno di loro perché mi sento legatissimo alla maglia del Taranto e alla città di Taranto. Io penso tuttora che c'erano davvero le possibilità di salvare la baracca se solo si fosse davvero voluto. Sappiamo che i problemi societari c'erano già, la vicenda era chiara a tutti già dalla scorsa stagione. I problemi si potevano risolvere prima ma cosi non è stato. La situazione poteva essere salvata. Di sicuro tutto ciò che è accaduto è un fatto gravissimo che tocca tutti noi e che dà una sensazione di magone infinito''
Quali sono state secondo te le motivazioni reali che hanno portato a questo epilogo cosi negativo?
“Non mi va di buttare la croce su qualcuno in particolare. Dico che solo che evidentemente è stato fatto il passo più lungo della gamba e, ad un certo punto, si è persa la bussola. Eppure l'anno scorso il Taranto andava bene e l'incassi al botteghino erano importanti e lusinghieri. Qualcosa non ha funzionato nella gestione e ora ci troviamo con questo epilogo cosi triste. Oramai è andata. Inutile piangere sul latte versato''
Ora è il momento di guardare al futuro. Come immagini il nuovo corso del Taranto?
“Immagino un futuro positivo per il Taranto. La vicenda dello stadio nuovo può attrarre nuovi investitori pronti a dare un nuovo progetto a questa società. Ci sarà sicuramente qualche imprenditore pronto a prendere questa società e a farla ripartire come si deve. Possiamo rinascere con altrettanta forza e con tanta possibilità di fare bene''
Cosa ti senti di dire in questo momento cosi difficile al pubblico di Taranto?
“Non è facile trovare delle parole giuste. In questo momento c'è sconforto, tristezza e rabbia. Tutti noi ci aspettiamo una nuova proprietà che dia garanzie per il futuro. Io mi sento parte integrande della tifoseria e ho Taranto dentro di me. Non dobbiamo più pensare a quello che è stato ma dobbiamo pensare al futuro e basta. Ricordiamoci sempre che anche dalle fragorose cadute si può risalire alla grande, sempre più forti e più convinti. Auguro il meglio possibile al Taranto e alla città di Taranto con i suoi meravigliosi tifosi”