Sempre disponibile e gentile, Rosario Bennardo, ex difensore del Taranto dell'era Pieroni di inizio anni '2000 e attuale allenatore, ai microfoni di MondoRossoBlù.it, parla delle ultime vicende del club rossoblù legate soprattutto all'esclusione dal campionato di serie C. Ecco, di seguito, le dichiarazioni dell'ex calciatore del Taranto.

Rosario Bennardo, l'esclusione del Taranto ha colpito tantissimo la tifoseria e la città intera nonché tutti gli addetti ai lavori. Qual è il tuo stato d'animo e quali sono le sensazioni che provi in questo momento?
“Sono davvero senza parole e piuttosto affranto. Io mi sento ancora, anche se a distanza di anni, parte integrante di Taranto e della città di Taranto. Purtroppo non è la prima volta che a Taranto succede tutto questo e ciò mi addolora molto. Non esiste che possa accadere una cosa del genere in una città come Taranto. Mi chiedo come sia possibile che non ci sia una proprietà solida che riesca a portare il Taranto dove davvero merita. È veramente incredibile tutto ciò''

Quali sono state secondo te le motivazioni reali che hanno portato a questo epilogo cosi negativo?
“E' probabile, ovviamente, che ci siano stati errori di gestione e anche evidentemente qualche passaggio che non ha permesso alla proprietà di proseguire nella normale amministrazione. C'è da considerare che qualsiasi proprietario che gestisce una società di calcio deve avere un ritorno e, quindi, qualcosa non è andato da questo punto di vista. Faccio anche l'esempio del Palermo dove un imprenditore importante come Zamparini è arrivato al fallimento proprio perché non c'era più un ritorno economico per lui pur avendo avuto molte opportunità di business nel territorio. Sappiamo che oramai il calcio è appunto anche business e, quindi, se non funziona questo meccanismo si va incontro a queste situazioni''

Ora è il momento di guardare al futuro. Come immagini il nuovo corso del Taranto?
“Sicuramente mi auguro il meglio possibile per il Taranto. Io mi sento davvero un vero tarantino. In quella città ho ricordi straordinari, sono anche nati i miei figli. Io sono sicuro che il Taranto rinascerà con una nuova proprietà pronta anche a sfruttare la coincidenza positiva dello stadio nuovo. Questa è un'opportunità da non perdere assolutamente''

Cosa ti senti di dire in questo momento cosi difficile al pubblico di Taranto?
“Dico che dobbiamo tutti sognare un Taranto diverso e una squadra che possa finalmente lottare per traguardi importanti. Io, dopo la carriera di calciatore, ho intrapreso quella di allenatore. Ho allenato qui in Sicilia in Eccellenza e in Promozione ma spesso con la mente sogno di diventare l'allenatore del Taranto e di portarlo in Serie A. I sogni sembrano impossibili ma a volte si possono anche realizzare. Chissà che davvero un giorno possa accadere questo grande evento per Taranto”