TARANTO FC

Papagni a MRB.it: ''L'esclusione ferita insanabile. La natura spartana dei tifosi tarantini farà rinascere il club''

Intervista esclusiva all'ex allenatore dei rossoblù

foto Luca Barone

   Maurizio Calò

13 Marzo 2025 - 12:50

Tempo di lettura: 3 minuti

Aldo Papagni non ha mai dimenticato l'ambiente di Taranto essendoci stato più volte da allenatore. Non poteva mancare il suo messaggio ai tifosi del Taranto e le sue sensazioni dopo l'esclusione del club rossoblù dal campionato di serie C. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni sul momento attuale del Taranto e sulle sue prospettive.

Mister Papagni, l'esclusione del Taranto dal campionato di serie C è una ferita fresca e ancora aperti tra i tifosi rossoblù e non solo. Cosa si sente nel suo cuore e cosa pensa di questa vicenda?
''Ho sperato, sinceramente, che l'esclusione arrivasse un po' prima perchè era piuttosto avvilente vedere il Taranto ridotto in quello stato e soprattutto sapendo già che ci sarebbero state pesanti sconfitte da digerire. Io, onestamente, mi sento più sollevato non vedere più quello scempio e penso di interpretare i pensieri di tanti tifosi rossoblù. E' sicuramente una ferita insanabile, un momento duro per tutta la tifoseria jonica. Penso sia stata calpestata la dignità della città e della tifoseria tutta e condivido tutta la sofferenza che ora stanno patendo i supporters rossoblù''

Secondo Lei questa vicenda del Taranto legata anche ad altre situazioni che stanno capitando ad altri club cosa ci insegna? Dove deve cambiare il calcio e, in particolare, il mondo della serie C?
''Io sono convinto di un fatto. E lo dico anche per quello che ho sempre fatto nella mia vita come attività professionale. Facendo l'allenatore, insieme ai miei calciatori e al mio staff, abbiamo lavorato tanto in tutte le squadre dove sono stato. Ebbene, tutti commettiamo errori nella vita e nel lavoro ed è evidente che in questa vicenda sono stati commessi degli errori evidenti da parte dei protagonisti di questa vicenda. Ora, io credo che anche le istituzioni del calcio siano al corrente di queste situazioni ed è altrettanto evidente che anche loro hanno delle responsabilità circa queste vicende. E' chiaro che le regole del gioco ora devono cambiare e anche in fretta. Bisogna che chi controlli verifichi al meglio le garanzie che le società che si iscrivono devono possedere. Ci sono tante società virtuose nel mondo del calcio che sono state e vengono penalizzate. Mi viene in mente la Virtus Francavilla che potrebbe tranquillamente giocare in Lega Pro vista la sua solidità e la sua credibilità. Bisogna, pertanto, essere consapevoli degli errori commessi e trovare assolutamente dei rimedi certi e rigidi''

Secondo Lei, come si deve ripartire a Taranto a livello calcistico?
''Ci vuole una società credibile che ricrei entusiasmo e senso di appartenenza. Conosco, ovviamente, benissimo la realtà di Taranto e dei suoi tifosi. Ci vogliono persone in grado di creare un nuovo sodalizio fatto di idee innovative, amore per la squadra e, soprattutto, che abbiano massima competenza. La professionalità nel mondo del calcio di oggi è fondamentale. E' un passaggio davvero decisivo per ricostruire il futuro del Taranto. Ci vuole massima serietà''

Cosa si sente di dire al popolo rossoblù?
''Io sono vicino a loro e questo sarà cosi per sempre soprattutto per quello che ho vissuto a Taranto. I momenti che ho vissuto a Taranto sono per me indimenticabili. La tifoseria che c'è a Taranto è straordinaria. Sappiamo che la natura spartana di Taranto è insita nei suoi cittadini e nei suoi tifosi. Loro sono abituati a lottare per rinascere. E sarà cosi anche in questa circostanza. Sono certo che qualcosa di buono accadrà per questa piazza. Voglio essere fiducioso''.

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