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Maurizio Calò |
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Roberto Conversano, vice presidente del CJ Basket Taranto, si concede nuovamente ai microfoni di MondoRossoblù.it in una lunga intervista parlando dell'incontro con il Commissario per i Giochi del Mediterraneo 2026 Massimo Ferrarese alla luce della vicenda riguardante la Fondazione dello sport jonico con un accenno anche al momento che sta attraversando il CJ Basket Taranto e alle sue attuali prospettive. Ecco, di seguito, le sue parole.
Vicepresidente Conversano, cosa concretamente è emerso dall'incontro di lunedi scorso con Massimo Ferrarese e cosa ne pensa di questa Fondazione per lo sport jonico messa in campo da Ferrarese e dal presidente della Camera di Commercio di Taranto Cesareo?
''Sicuramente è un'iniziativa positiva che saluto con grande speranza e con grande favore. Chiunque fa qualcosa per lo sport e chiunque vuole contribuire alla ricostruzione e alla rinascita dello sport a Taranto è da applaudire e supportare. E' un'idea che da sempre ci vede favorevoli perchè la riteniamo utile e importante. Dirò di più. Questa iniziativa era già venuta in mente a noi del CJ Basket Taranto e la presentammo qualche tempo fa ad un incontro che facemmo all'hotel Salina dove interloquimmo con Confindustria, Confapi e altri soggetti importanti compresi i delegati del Comune. Stavamo cavalcando da tempo questa possibilità e direi che l'iniziativa del presidente Ferrarese è da supportare e da condividere assolutamente''
Secondo Lei che margini reali di manovra ha questa Fondazione cosi come è stata prospettata e, in particolare, per voi del CJ Basket Taranto cosa c'è di concreto?
''Mi auguro che questa Fondazione messa in piedi grazie all'iniziativa del presidente Ferrarese possa essere gradita da tutti e supportata da tutti e che tutti possano partecipare. Quando dico tutti parlo non solo di soggetti privati ma anche di soggetti pubblici che possono davvero fare le differenza con queste iniziative dando una presenza tangibile sul territorio. Tutti possono dare un contributo, dal singolo cittadino che mette una piccolissima quota sino alla grandi aziende e a partner più grossi da un punto di vista economico. C'è tanta voglia di rinascita a Taranto per quel che concerne lo sport e questa iniziativa della Fondazione può essere davvero un trampolino di lancio importante per la città. In base a quanto sino ad ora saputo abbiamo un portafoglio per le emergenze che in questo momento sono il calcio e il basket. L'augurio è che questo portafoglio possa incrementarsi e possa coinvolgere le altre realtà sportive del territorio''
Ci saranno nuovi incontri con Massimo Ferrarese per il discorso Fondazione?
''Con noi del CJ Basket Taranto non c'è stato un incontro. Ho chiesto al delegato CONI di poter arrivare ad una interlocuzione nel più breve tempo possibile anche con le altre realtà sportive sul territorio. Ripeto, l'iniziativa del presidente Ferrarese è lodevole ed è da supportare. Deve avere un futuro e una base solida su cui poi proseguire. Direi che questi primi segnali ci sono. La ricerca di altri soggetti interessati al progetto deve essere continua e non è il caso di stare a sentire qualche stupida critica sull'iniziativa messa in piedi da Ferrarese perchè non ha senso''
Guardando in casa CJ Basket Taranto, quali novità ci sono per il suo futuro?
''Stiamo continuando questa estenuante ricerca di partner che ci possano supportare per ripartire al più presto. Il CJ Basket Taranto ha una caratteristica. Ha tanto appeal fuori Taranto ma non a Taranto. Ci sono realtà di fuori Taranto a livello regionale che ci hanno dato e ci stanno dando una mano. Sul nostro territorio, purtroppo, le interlocuzioni sono complesse e difficili e non c'è dubbio che il fatto di non giocare più ci sta penalizzando tantissimo. Mi auguro che il discorso Fondazione possa dare la spinta giusta per darci un maggiore sostegno. Il tempo indubbiamente sta passando e vorrei concludere il tutto entro la fine di maggio per poi davvero poter ripartire con slancio nuovo e prospettive nuove. Io, comunque, continuo incessantemente a trovare partner disponibili anche e soprattutto fuori Taranto''
Dal punto di vista infrastrutturale, il nuovo nascente CJ Basket Taranto ha già individuato una struttura dove giocare o siamo ancora in una situazione in itinere?
''Come si sa questo è un ulteriore problema da affrontare. Ne ho parlato proprio con il Commissario Ferrarese. Ci sarebbe il PalaFiom a disposizione ma so già che la squadra di volley avrebbe manifestato l'interesse per utilizzarlo la prossima stagione per il campionato di A2. Chiaramente mi rendo conto che far coesistere due realtà sportive cosi importanti in uno stesso palazzetto del genere non è facile e può causare qualche problema. Vorremmo tanto che ci fossero strutture diciamo collaterali a quelle principali. Cioè allenarci in un palazzetto durante la settimana o in una struttura similare o diciamo di prossimità e poi andare a giocare le nostre partite in un altro palazzetto. Lo abbiamo fatto allenandoci al PalaRicciardi e poi andando a giocare il sabato al PalaMazzola. Vorremmo fare ciò ma sappiamo quanto è difficile tutto questo nella nostra realtà. Abbiamo tanti problemi proprio con le strutture piccole. Tra l'altro anche volendo continuare al PalaMazzola sappiamo che stanno per cominciare dei lavori e le convenzioni scadranno il 31 marzo. Magari ci potrebbe essere la possibilità di sfruttarlo anche durante i lavori concedendoci il semplice parquet ma è tutto da vedere''
Quanta voglia c'è da parte Sua di ricominciare e quanta voglia c'è di ripartire in casa CJ Basket Taranto?
''La voglia è tantissima. E questo lo voglio ribadire con forza. Dal giorno in cui si è deciso il ritiro dal campionato, il mio obiettivo insieme a tutti i dirigenti del CJ Basket Taranto e naturalmente al presidente Cosenza è quello di ripartire ancora più determinati di prima. L'obiettivo è quello di creare nuovamente una società forte. Non nascondo che si sta valutando di far partire anche altre iniziative sportive oltre al nostro progetto CJ. Le sto davvero valutando tutte. Qualsiasi strada che possa farci crescere. Si vuole contare di più sia da un punto di vista sportivo sia da un punto di vista imprenditoriale sia da un punto di vista politico. Anche in sede di Federazione e CONI si sta cercando di contare di più lavorando su più fronti. Stiamo cercando di operare affinchè chi davvero ha impegnato tutto se stesso nel far crescere le proprie società ottenendo risultati importanti non sia penalizzato nella propria ripartenza sportiva. Le società hanno bisogno di contare di più, di avere dei supporti importanti anche dal punto di vista istituzionale come è accaduto in altre realtà italiane. Naturalmente c'è bisogno di una mano dal mondo imprenditoriale e abbiamo avuto l'onore di avere l'aiuto di De Picciotto che è stato importante per noi. Il problema è che non sappiamo far rimanere e supportare realtà importanti imprenditoriali che poi facciamo scappare via con troppa facilità. Voglio lavorare anche per quelle società che non hanno voce e che tutti i giorni lavorano in silenzio affrontando tanti sacrifici. Loro non hanno bocca ma fanno parlare i fatti. Ci spinge soprattutto la passione per lo sport''