In un'intervista rilasciata ai microfoni di Studio 100, il presidente della Camera di Commercio di Taranto e Brindisi, Enzo Cesareo, ha voluto fare luce sulla tanto discussa questione della sua presunta "uscita di scena" dalla fondazione guidata dal commissario Ferrarese. Nei giorni scorsi titoli come "Cesareo si sfila" avevano fatto il giro delle testate locali, alimentando interrogativi. Ma il presidente ha ribadito con fermezza: "La Camera di Commercio non si è sfilata, si è dovuta sfilare data la nuova natura privata della fondazione. Non possiamo partecipare, in quanto ente pubblico, a un'iniziativa che non ci contempla più formalmente".

L'iniziativa del commissario Ferrarese, secondo Cesareo, rimane lodevole: "Ho sempre sostenuto il mondo dello sport, soprattutto quello minore. Applaudo allo spirito dell'iniziativa, ma se la fondazione nasceva pubblico-privata, oggi sembra aver preso una direzione diversa".

Cesareo, però, non chiude affatto la porta alla Fondazione. Anzi, rilancia, precisando che da imprenditore valuterà se aderire, una volta compresi meglio scopi, criteri e strategia: "Io sono abituato a capire le cose prima di farle. Quando avrò chiaro tutto, se sarà in linea con le strategie della mia azienda, parteciperò. Altrimenti amici più di prima".

Il presidente ha anche evidenziato un principio fondamentale: il sostegno al territorio deve essere bilanciato ed equo. "Mi sono arrivate lettere da società che si sentono escluse. E io mi chiedo: perché alcune sì e altre no? Tutte meritano attenzione", ha dichiarato. Il suo messaggio agli altri imprenditori è chiaro: "Non lasciatevi frenare dalla mia cautela. Io continuo a sostenere lo sport, come sempre. Chi riceve dal territorio ha il dovere di restituire".

Cesareo ha poi voluto ribadire l'impegno personale verso gli sport minori: "Abbiamo sostenuto il basket in carrozzina, il volley, ora il karate. Il calcio non è mai stato tra le nostre priorità, ma non smetteremo di sostenere lo sport".