
Maurizio Lasalvia, negli studi di Antenna Sud
Maurizio Lasalvia, negli studi di Antenna Sud
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Redazione MRB.it |
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«Siamo cittadini di Taranto appassionati di sport», ha dichiarato l'avvocato Maurizio Lasalvia, consigliere della nascente Fondazione del Mediterraneo per lo Sport, ai microfoni di Antenna Sud, ospite della trasmissione Rossoblu, intervenendo sulle criticità e sulle opportunità che stanno interessando lo scenario sportivo della città, in vista dei Giochi del Mediterraneo.
«Abbiamo aderito con entusiasmo all'iniziativa del commissario dottor Ferrarese, il quale percepisce la necessità che, in un momento delicato come questo, dove è innegabile la crisi evidente del calcio e del basket, si possa intervenire per tempo. Contemporaneamente si prospettano sul territorio importanti realizzazioni e ristrutturazioni impiantistiche: il nuovo stadio, il palazzetto dello sport, lo stadio del nuoto. Ce ne sono un'infinità», ha spiegato Lasalvia.
La preoccupazione, però, è che queste strutture rischino di restare inutilizzate. «Pensare che, al termine dei Giochi del Mediterraneo, questi impianti non siano fruibili perché magari non ci sono società strutturate in grado di utilizzarli adeguatamente è un cruccio del commissario Ferrarese e anche nostro», ha sottolineato.
Sul ruolo della Fondazione, Lasalvia ha chiarito: «Siamo nella fase embrionale, in attesa che vengano perfezionate tutte le attività burocratiche e l'iscrizione al terzo settore. Non possiamo ancora ottenere le formali adesioni, ma abbiamo già incontrato circa 15-20 imprenditori che hanno manifestato l'intenzione di sostenere il progetto. Sono adesioni ufficiose, ma significative».
Particolare attenzione è rivolta alle due principali emergenze sportive: calcio e basket. «La fondazione ha messo nel mirino queste due realtà. Il calcio a Taranto è vissuto in maniera appassionata, spasmodica. La mancanza della partita è una sofferenza. Nel caso in cui la società attualmente detentrice del titolo sportivo non riesca a iscrivere la squadra al prossimo campionato, il Taranto non avrebbe alcuna squadra nemmeno in Eccellenza».
«Dobbiamo avere la possibilità, come fondazione, di costituire eventualmente una società sportiva che possa sopperire all'assenza. Non vuol dire che vogliamo gestire il calcio a Taranto, ma creare uno stimolo per attirare investitori», ha aggiunto. «Con il nuovo stadio, Taranto avrà una delle strutture più belle d'Italia. Dobbiamo partire dal basso, ma con l'ambizione di andare in alto. Servono direttori sportivi, manager, competenze. Noi non le abbiamo, ma possiamo creare le condizioni affinché altri possano farlo».
Rispetto alla gestione degli impianti sportivi, Lasalvia ha precisato: «Non potremo e non dovremo gestire alcuna struttura. Al termine dei lavori, le strutture saranno di proprietà del Comune. Il nostro ruolo sarà solo quello di supporto e interlocuzione con l'amministrazione per segnalare le società sportive che avranno bisogno di aiuto».