
foto Luca Barone
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Pietro Grimaldi |
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Altro giro, altra giornata di campionato andata in archivio. La Serie C/C saluta anche la trentaseiesima giornata tra certezze, sorprese e delusioni. Questa è stata, probabilmente, la settimana decisiva per la capolista Avellino che, tra le mura amiche, bissa il nono successo consecutivo, ai danni di un Monopoli che non trova i tre punti e il gol da ben tre giornate. A decidere la partita è il destro da distanza ravvicinata dell'uomo che probabilmente ha svoltato la stagione del club: Facundo Lescano. Il suo ventiduesimo centro in campionato profuma decisamente di Serie B, in virtù del +5 sulla vice-capolista Cerignola a due giornate dalla fine. Ofanitini che ora rischiano di dire addio al sogno promozione diretta, complice il pesante ko subito dal Benevento, tornata a vincere dopo svariati mesi, in un match ricco di emozioni. Prima frazione di gioco che, sorprendentemente, si chiude con i sanniti avanti di due grazie al secondo gol consecutivo di Pinato e al nono centro in campionato di Manconi, freddissimo davanti a Greco e bravo a piazzare la sfera sul palo più lontano. Intorno all'ora di gioco il bel destro dal limite di Capomaggio riapre i conti. Sei minuti dopo, però, il tap-in di Lanini, lesto a sfruttare la corta respinta dell'estremo difensore pugliese sul piattone di Lamesta, ristabilisce la distanza di sicurezza. Al 72' la rasoiata sempre dell'ex Rimini Lamesta chiude definitivamente i giochi. Due minuti dopo, invece, il diagonale di Cuppone sigla il 2-4 definitivo. Nel posticipo del lunedì, invece, torna alla vittoria il Crotone che s'impone di misura ai danni di un Foggia ormai privo di qualsiasi ambizione. Non passano nemmeno dieci minuti e il gol da rapace d'area del solito Gomez porta in vantaggio i padroni di casa. Intorno alla mezz'ora di gioco il penalty trasformato da Sataniello riporta in parità il parziale. Crotone che nel giro di due minuti (55' e 57') si porta avanti di due grazie alla zuccata di Cargnelutti, aiutato dal bacio della traversa, e al diagonale di Groppelli, al suo primo gol tra i professionisti. Rossoneri che accorciano il match a quindici minuti dalla fine con la splendida punizione realizzata da Emmausso, ma ciò non sarà sufficiente agli ospiti per uscire dallo "Scida" con qualche punto. Calabresi che, con questi tre punti, si portano sul gradino più basso del podio a quota 54 punti, gli stessi del Monopoli quarto. Appena dietro, a soli quattro punti di distanza, vi è il Catania, con quest'ultima che espugna il difficile campo della Cavese. Etnei che trovano l'unica rete del match intorno all'ora di gioco con Celli che dalla sinistra serve Jimenez, il cui sinistro s'infila all'incrocio dei pali. Con tale risultato i campani comunque continuano a sperare nei playoff, con il decimo posto che dista solo tre lunghezze.
A pari punti con la Cavese c'è anche il Trapani che, tra le mura amiche e con una rete per tempo, bissa la seconda vittoria consecutiva, ai di un Team Altamura ormai destinato a concludere la stagione nella parte tranquilla della classifica. Siciliani che, intorno alla mezz'ora di gioco, trovano la rete del vantaggio con il penalty ben realizzato da Kragl, al suo primo gol da quando è tornato a vestire la maglia del Trapani, dopo aver giocato la prima parte di stagione con la maglia della Fidelis Andria. All'inizio del secondo tempo il destro da distanza ravvicinata di Silvestri chiude definitivamente i conti. Dopo tre giornate torna alla vittoria il Potenza che tra le mura amiche stende di misura la Casertana, in una partita che vede tutti i gol nella seconda frazione di gioco. Passano poco più di tre minuti dall'inizio del secondo tempo e il diagonale di Castorani porta avanti i padroni di casa. La Casertana non ci sta e, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, trova la rete del momentaneo pareggio con la zampata da distanza alquanto ravvicinata di Bunino, bravo a sfruttare il bel appoggio di Proia . A circa venti minuti dal triplice fischio il diagonale del subentrato Rosafio sigla il 2-1 definitivo. Casertana che, con questo ko, rimane saldamente a quota 26 punti, a solo +7 dal Messina terzultimo. Il Potenza, invece, si porta al settimo posto a pari punti col Benevento sesto, scavalcando i rivali del Picerno, reduci dal ko casalingo contro il Latina, con i pontini che tornano a fare punti dopo due sconfitte consecutive. Pronti, via, e il gol dell'ex Ciko dopo nemmeno due minuti porta avanti gli ospiti. Lucani che, a quaranta secondi dall'intervallo, rimangono in dieci complice l'espulsione dell'estremo difensore Merelli, il quale travolge Ekuban. Intorno all'ora di gioco la zampata di Bocic, ben servito da Riccardi, fa 0-2. Al 92' il penalty realizzato da Bernardotto accorcia i conti, ma ciò non evita al Picerno di uscire dal "Curcio" con zero punti. Si porta al nono posto il Giugliano di Bertotto che, tra le mura amiche, annichilisce i rivali del Sorrento. Bastano appena quaranta secondi per assistere a un gesto folle: Giuseppe Guadagni, attaccante degli ospiti, sferra un pugno nello stomaco a Oyewale, mentre la sfera era salda tra le mani di Russo. Il direttore di gara ravvisa il tutto e non esita a estrarre un sacrosanto cartellino rosso, con il Sorrento che giocherà in inferiorità numerica per tutta la gara. Padroni di casa che allo scadere del primo tempo si trovano già avanti di due grazie alla zuccata di Caldore e al sinistro al volo di Oyewale, entrambi i gol arrivati sugli sviluppi di un calcio d'angolo e nel giro di circa tre minuti. Infine, negli ultimi quattordici minuti (76', 80' e 90'), il sinistro di Del Sole, il penalty trasformato da Padula e il tap-in di Njambé bissano il 5-0 definitivo.