
Raffaele Biancolino, tecnico dell'Avellino
Raffaele Biancolino, tecnico dell'Avellino
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Redazione MRB.it |
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Emozione, gratitudine e un pizzico di rivincita personale. Così si è presentato Raffaele Biancolino, allenatore dell'Avellino, in conferenza stampa dopo la storica promozione in Serie B, riportando i Lupi tra i cadetti del calcio italiano dopo 7 anni.
«Il mio primo obiettivo – ha dichiarato visibilmente commosso – era riportare gioia ed entusiasmo a questa gente, perché negli ultimi anni hanno sofferto un po'. Ci ho sempre creduto dal primo giorno, anche quando mi dicevano che ero pazzo, che non ero pronto».
Biancolino non dimentica le critiche e le difficoltà affrontate all'inizio della sua avventura sulla panchina della prima squadra: «Oggi ho portato, abbiamo portato, tutti insieme, l'Avellino dove oggi merita di stare. Poi domani vedremo cosa succede». Una dichiarazione che mette in risalto lo spirito di gruppo, il senso di appartenenza e il rispetto per un progetto costruito passo dopo passo.
Dopo l'esperienza con la Primavera, questa promozione ha un significato ancora più profondo: «È ancora più bello con la prima squadra. Il mio pensiero e la mia voglia è sempre stata di portare la squadra ai vertici del campionato di Serie C e cercare di riportarla in B, dove l'avevo portata da calciatore. E oggi ci siamo riusciti». Il cerchio si chiude, ma con l'umiltà di chi sa che ogni traguardo è solo un nuovo inizio.
«Questa maglia, questa gente, mi dà una forza in più – ha concluso –. Mi sento molto responsabile, mi sento come un fratello maggiore, come un papà, un genitore di tutta questa gente. Ho vissuto tanti anni qui e ho sempre paura di deludere questa piazza, questi amici, questi compagni che tifano questa squadra. Alla fine conosco tutti e mi dà una forza in più. Quando mettiamo questa maglia dobbiamo crederci sempre».