
foto Luca Barone
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Redazione MRB.it |
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La Serie C è al bivio. A lanciare un nuovo, accorato appello è l'avvocato Cesare Di Cintio, esperto di diritto sportivo, che sulle colonne del quotidiano Italia Oggi, le cui parole sono state riportate da TuttoC.com, ha tracciato un quadro preoccupante della terza serie calcistica italiana, sollevando interrogativi cruciali sulla tenuta del sistema.
“Il sistema non può andare avanti così”, ha dichiarato senza mezzi termini Di Cintio, puntando il dito contro una delle contraddizioni strutturali della Lega Pro: la convivenza tra realtà profondamente diverse. “In Lega Pro coesistono club con bacini di utenza da Serie A e altri semi dilettantistici”, ha osservato. Una frattura che, secondo il giurista, rende la competizione non solo disomogenea, ma anche fragile dal punto di vista economico e organizzativo.
Nel mirino anche i meccanismi di controllo sulle proprietà societarie, definiti inadeguati. “Oggi non esiste nessun controllo ex ante, ma solo ex post”, ha spiegato Di Cintio, sottolineando come l'attuale impianto normativo consenta l'ingresso nel sistema calcio di soggetti potenzialmente inaffidabili, con conseguenze spesso disastrose per i club e i loro tifosi.
Secondo l'avvocato, la Lega Pro potrebbe giocare un ruolo attivo e decisivo nel garantire maggiore stabilità: “La Lega può avere un ruolo importante, dando un benestare al cambio di società dopo aver verificato i requisiti”. Un invito, quello di Di Cintio, che riecheggia la richiesta di introdurre una sorta di “filtro preventivo”, capace di valutare solidità economica, progettualità e trasparenza dei nuovi acquirenti prima che questi assumano la guida dei club.