XLIV STRATARANTO - HALF MARATHON

Il diario della Strataranto

Tra scorci suggestivi e tanta strada da percorrere, la cronaca della manifestazione

Foto Davide Caferri

   Roberto Orlando

28 Aprile 2025 - 17:00

Tempo di lettura: 4 minuti

I runners sono tipi ironici e una delle frasi tipiche è “una gara è pagare per correre lungo un percorso dove durante tutto l'anno corri gratis” e in effetti, per chi è di Taranto correre la StraTaranto significa ripercorrere le strade battute ogni settimana durante gli allenamenti. Nonostante ciò, però, la sfida dei 21km affascina, così come il confrontarsi con sé stessi e con qualche altro centinaio di corridori, giunti a Taranto per una gara di livello regionale e dal sapore antico.

Si salutano gli amici, si scrutano le maglie dei runners che non si conoscono per scoprire da dove vengono, ci si concentra sulla propria performance, ripercorrendo con la mente il percorso (non facile, a detta degli esperti) e si imposta la propria strategia di gara. La giornata si presenta buona dal punto di vista climatico, il sole scalda e una meravigliosa nuvola accompagnerà buona parte della gara, garantendo buone prestazioni per tutti. Con gli amici si ride, si scherza: si consegnano i pettorali e il pacco gara (quest'anno un po' poverello, per la verità), si scambiano due battute con Veronica Inglese, barlettana, azzurra del podismo italiano, una ragazza minuta ma dai muscoli d'acciaio, che chiuderà in poco più di un'ora e 21 minuti. Lei ha partecipato alle olimpiadi di Rio De Janeiro ed è stata dodici volte campionessa italiana, un mito per le ragazze e i ragazzi di questo sport.

Il percorso di gara è lo stesso dello scorso anno, con un bel passaggio in città vecchia, le vie del centro, il giro nella SVAM e il rientro dal muraglione. Sarà che sono parte in causa, ma sinceramente mi dispiace per le tante lamentele per la viabilità bloccata e il gran numero di parcheggi tolti (soprattutto in via Magnaghi e Via Cugini); il ritorno economico e di immagine è importante per la nostra città e un po' di sacrificio, giusto qualche ora la mattina, si potrebbe anche sopportare meglio.

Come sempre, correre tra i vicoli di città vecchia, via Garibaldi e via Nuova, affrontare la ringhiera e attraversare il ponte girevole è un'emozione, immagino cosa abbiano provato i tanti atleti provenienti da fuori città (non solo dal resto della Puglia, ma anche dalla Calabria, dalla Lucania, dal Lazio e dal nord Italia). Chi può saluta amici e conoscenti ai lati della strada, Giovanni mi aspetta in via Garibaldi per un saluto che riempie il cuore di allegria. In via D'Aquino e via Di Palma gli applausi di coloro che sospingono gli atleti, la vera benzina che fa andare avanti, poi il muraglione. Personalmente, come sempre, avviso casa e saluto mamma e figlio affacciati al balcone in via Cugini.

Dentro la SVAM la luce del mare e del cielo è una poesia: il mar Piccolo ha il tipico colorito azzurro profondo tipico delle giornate leggermente ventose e con i nuvoloni bianchi. Una bella discesa e poi una dura risalita: il percorso ne regala una durissima al km 16 e non pochi saranno gli atleti che cammineranno in quel tratto. Ritornati in città i pochi chilometri di distanza fino all'arrivo di Piazza Immacolata sono tutti una progressione: si incrociano gli ultimi meravigliosi volontari che hanno garantito i ristori durante il percorso, gli agenti della Municipale e i volontari della Protezione Civile che hanno vigilato per la sicurezza dei runner e si arriva finalmente al traguardo. Da questo punto di vista, come sempre applausi a tutti loro.

In tutte le foto, a qualsiasi latitudine, la posa all'arrivo di ogni runner è con la mano destra che ferma il cronometro del Garmin, un rito che indica che è finita. Medaglia al collo, sorrisi, abbracci, anche questa è fatta. Nel passeggio di via Di Palma i curiosi incitano chi ancora deve chiudere i 21km, con la faccia di chi si sta chiedendo “ma chi ve la fa fare di soffrire così”. Bella domanda… il tempo delle premiazioni in una piazza che va man mano svuotandosi degli atleti e si riempie dei tarantini del passeggio domenicale, e anche questa edizione della StraTaranto è archiviata. Qualche atleta che viene da fuori città si congratula per le bellezze di Taranto, gli amici di Rovigo ringraziano per l'ospitalità alla nostra squadra: nascono così belle amicizie, che nel tempo si rinsaldano e legano atleti su tutte le strade d'Italia.

In attesa della prossima edizione, ci sarà da affrontare la sfida dell'anno, un evento storico per la nostra città: 30 novembre, la Maratona dei Due Mari. Segnatevelo, perché sarà uno spettacolo.

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