Redazione MRB.it | |
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Sergio Cosenza e Luigi detto Gigi Ciliberti, una vita spesa (è proprio il caso di dirlo) nel basket. I due presidenti, rispettivamente di Dld Basket Taranto e Libertas Basket Taranto, si “scontreranno” sabato, al PalaFiom (ore 18, ingresso gratuito), nel derby della 6ª giornata del campionato di C regionale. Una stracittadina dal sapore particolare che vista la classifica, entrambe seconde a quota 8 punti, assegnerà i galloni di inseguitrice del Castellana. Ma sarà un derby particolare per mille motivi, sarà un derby particolare per loro che da 40 anni circa sognano e lavorano per fare grande la pallacanestro maschile tarantina. Due caratteri diversi ma tanti punti in comune come la volontà di trasformare la partita di sabato in una gara di beneficenza indicendo la giornata pro-Telethon al PalaFiom. Ed allora scopriamo più nel dettaglio “Gli uomini dei presidenti del derby”.
Quando è nata la passione per il basket?
Cosenza: Appena ho incominciato a giocarci, la pallacanestro è diventata parte di me. Avevo 11 anni, nel minibasket sotto la guida tecnica del sig. Tamborrino, il “principale”.
Ciliberti: Ad 11 anni sulle mattonelle della “25 Luglio”, all’aperto, anche d’inverno. Il mio primo allenatore: Cesare Doglioni.
Come si definirebbe come presidente?
Cosenza: Sono un presidente sempre presente e disponibile soprattutto verso i ragazzi. Mi piace assistere ad ogni allenamento. In una parola: mi ritengo energico.
Ciliberti: Atipico, per dirla in maniera elegante
La pallacanestro le ha più dato o le ha più tolto?
Cosenza: La pallacanestro per me è una passione che mi ha dato e che spero mi darà tante soddisfazioni che fanno dimenticare le delusioni. Perciò continuo ad essere sempre “presente”.
Ciliberti: Sicuramente tolto, sotto ogni profilo, tanti sacrifici, ma ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre accompagnato in questa grande passione.
Ha mai pensato di mollare il basket e lo sport in generale?
Cosenza: Il momento più difficile della mia carriera nel basket è coinciso sicuramente con la perdita dell’amico-socio Giuseppe Sportelli. A cui si è aggiunta una grave situazione finanziaria della società. Ma il grande amore per questo sport e l’enorme aiuto dell’amico Roberto Conversano mi hanno fatto continuare questa avventura.
Ciliberti: Tante vote e, ultimamente, ogni anno .
La gioia più grande della sua vita da presidente
Cosenza: Ogni vittoria è sempre una gioia e quando penso che ho raggiunto il massimo della soddisfazione, la vittoria successiva mi rende ancora più felice.
Ciliberti: Quel pomeriggio di circa tre anni fa in cui arrivò la telefonata da Roma che Taranto aveva nuovamente, dopo tanti anni, una squadra in una serie nazionale
Il giocatore più forte che ha mai avuto e il coach più bravo che ha mai allenato una sua squadra
Cosenza: Se devo fare dei nomi sicuramente spiccano Morel, Mallon e Fanelli ma tutti i ragazzi di quest’anno. Come allenatore dico il mio amico Salvatore Fontana ma anche l’attuale coach, Nicola Leale.
Ciliberti: Senza far torto a nessuno, il Lamalfa, i fratelli Iaci, Mimmo Maggi, il primo straniero Forray, l’estroso Vulekovic, l’argentino Cacciola, per finire all’attuale, sempiterno, De Pasquale. Come allenatori il Ciliberti anni 70/80 (ma scherzo!). Senza dubbio Bifulco e Terruli.
4 vittorie e 1 sconfitta, pensava di ottenere risultati migliori o peggiori a inizio stagione?
Cosenza: Stiamo confermando le aspettative estive.
Ciliberti: Ci avrei messo sicuramente la firma!
Dove può arrivare la sua squadra e qual è l’obiettivo che si è prefissato per questo campionato?
Cosenza: I risultati stanno arrivando, i giocatori stanno compattando il gruppo. Il nostro obiettivo sono i playoff per poter raggiungere un nuovo grande traguardo: salire nella categoria superiore
Ciliberti: Forse non lo sappiamo nemmeno noi. Non c’è ancora la squadra destinata a dominare ma 4-5 di buon livello e noi pensiamo di essere tra queste.
Perché Taranto da tempo non ha più una squadra di basket maschile di livello?
Cosenza: Purtroppo la città sta attraversando una grave crisi finanziaria che impedisce alle imprese private di investire nello sport. Senza l’aiuto di sponsor è difficile sostenere un team di livello.
Ciliberti: Ci vorrebbero fiumi di parole. Dico la mancanza di: impianti (e quindi di vivai) e di imprenditori disposti ad investire (a Taranto di Basile ce n’è uno solo). Realisticamente anche la frammentazione in tante piccole realtàmm troppi interessi individuali che non permettono di costruire una società forte.
Il suo sogno cestistico nel cassetto?
Cosenza: Disputare un campionato a livello nazionale…staremo a vedere.
Ciliberti: Potermi confrontare un giorno in una realtà cestistica non asfissiata da quotidiani problemi economici, nella quale poter programmare ed organizzare l’attività senza ansie e timori.
Cosa dirà al suo collega-presidente prima dell’inizio della partita?
Cosenza: Gli farò gli auguri per vincere tutte le partite del campionato tranne quelle contro di noi.
Ciliberti: Qualcosa gliela dirò, ma in un orecchio. Con Sergio c’è un’amicizia che dura da 40 anni di reciproco rispettato. Ricordo che, forse nell’85, a casa mia, intelligentemente tentammo una fusione che, stupidamente, non andò in porto.
Chi vince il derby Libertas-Cus Joncio sabato?
Cosenza: Il derby Libertas-Cus Jonico è sempre stata una partita diversa perché giocano tanti ruoli diversi. Vincerà chi riuscirà a mantenere la mente lucida.
Ciliberti: Il Cus è favorito ma la Libertas è squadra di carattere che saprà mettere in difficoltà i cugini, è sicuro.