Alessandro Salvatore | |
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“Il Cras? Per me è una seconda mamma. Qui vivo in un’oasi felice, lontano dalle ovvietà della vita. In questo luogo si cresce, mentalmente e fisicamente. A 32 anni, è bello esserci ancora, fare canestro e vibrare per le partite. Penso che il salto in B d’Eccellenza sia un nuovo premio ai miei sacrifici”. Carmen Pisto, 32 anni, ala, è una delle “bandiere” della De Florio Taranto, squadra satellite del Cras, neo promossa nella B d’Eccellenza di basket femminile. La giocatrice che si è innamorata della pallacanestro quando a 13 anni fu catapultata nell’allora vetrina nazionale del “Decio Scuri”, ora è una pedina stabile del gruppo allenato da Fabio Palagiano, che porta il nome di Francesco De Florio, cestista scomparso per una malattia prematuramente.
“Dal 2002 – spiega coach Palagiano – nel nome di Francesco, il Cras ha creato un serbatoio giovanile, che in questi anni è cresciuto, sino a toccare le attuali 250 unità, dalla serie B sino al minibasket. Parliamo di numeri interessanti, che però possono ancora lievitare. Non è facile reclutare le possibile campionesse del futuro, il nostro gruppo di tecnici, a partire da me e Lamberto Vernaglione, assieme alla preparatrice fisica Giovanna Buonpensiero, puntiamo alla crescita ludico-fisica di moltissime giovani. Alle spalle abbiamo una società, con in testa il presidente Basile – continua Palagiano – che ci supporta e che crede nel Cras del futuro. Spetta a noi continuare a battere questa strada. A riguardo ho messo in cantiere un nuovo progetto di reclutamento di giovani, che possa coinvolgere la scuola. Una volta terminati la B ed i campionati giovanili, lo metteremo a punto con la società”.
Come sarà la prima B d’Eccellenza della De Florio? “Con la formulazione dei campionati – risponde coach Palagiano – nella prossima stagione affronteremo la terza serie nazionale, che avrà un valore interregionale. Ci confronteremo con nove avversarie di buon livello e questo aspetto può aiutarci a crescere. Probabilmente per noi sarà un’annata di transizione, in cui ci assesteremo da un profilo tecnico-tattico, per poi puntare magari ad un nuovo salto nella stagione successiva”. La prospettiva è quella di creare un raro fenomeno del basket femminile italiano, ovvero presentare sotto l’egida dello stesso club una squadra in A1 e l’altra in A2? “Nei nostri sogni c’è questo obiettivo – risponde Palagiano – che ci permetterebbe di portare sulle vette del basket femminile atlete tarantine. Ma sappiamo che non è semplice, perché serve sacrificio e dedizione. La presenza della nostra allieva Marta Masoni nella federale College Italia in A2, i suoi ultimi allori, come la partecipazione alla Prima Olimpiade Giovanile e l’oro all’Europeo under 18 come l’azzurra più giovane, sono l’attestazione di un risultato lungimirante, visto che lei ha cominciato a fare basket con il Cras. Marta è un punto di riferimento per le atlete del settore giovanile. La certezza che un futuro, il Cras, ce l’ha”.
Il futuro rossoblù passa anche dalle mani di un’altra “stella” della De Florio, la 22enne play Elda Cardone, che si presenta così. “Sono di Martina, da qui quotidianamente sono felice di raggiungere il PalaMazzola di Taranto per gli allenamenti con coach Palagiano. Il mio mito è Michelle Greco, la guardia del Cras. Mi ispiro al suo genio ed alla sua velocità”. Muscoli niente male e talento vivo. Cardone è una delle pedine-vip della De Florio. La B d’Eccellenza potrebbe partire da lei e da un gruppetto di talenti. “Sarei felice di rimanere, per me la De Florio è occasione di crescita. Sportiva ed umana”. Un gran sorriso, poi si torna a sudare in palestra. Pensando ai nuovi canestri ed al campionato prossimo.